STEP 19 - HOLLIWOOD E MUSICA

Sono davvero innumerevoli gli artisti ed i films nelle mani degli illuminati, anzi non sbaglierei a dire che quasi la totalità di essi ne è coinvolta. È vero, molti di loro nemmeno sanno di farne parte, ma promuovono sempre e comunque (in maniera inconsapevole) le idee ed i messaggi subliminali e non, dei massoni. Porterò solo qualche esempio, ma per chi avesse voglia di approfondire troverà molto di più sull'argomento di quanto possa immaginare...

I BEATLES : UNA CREATURA DEI ROTHSCHILD


Nel libro ''Il Comitato dei 300'', lo scrittore John Coleman (ex-ufficiale MI6-servizi segreti inglesi) svela che i Beatles erano un'operazione psicologica gestita dall'Istituto Tavistock. Lo scopo era di promuovere il libero amore, la droga e la musica rock che avrebbero dovuto sostituire il cristianesimo.
I Beatles erano proposti come anti-sistema ma in realta' erano propagandati dai media tradizionali. Nel 1965 hanno ricevuto il MBE (membri dell'eccellentissimo ordine dell'Impero Britannico) dalla Regina.
Nella foto promozionale per l'album Yellow Submarine mostra John Lennon che fa le corna del diavolo e Paul McCartney fare il 666 (gesti ripetuti "casualmente" anche da politici e leaders di tutto il mondo).

Una compilation dei Beatles fu pubblicata nel 1988 dal titolo 'Past Master' un termine massonico usato per descrivere l'ex-Maestro Venerabile di una Loggia massonica. L'album contiene esattamente 33 canzoni.
La canzone ''Lucy in the Sky with Diamonds' si riferisce a Lucifero nel cielo con diamanti. La promozione all'uso delle droghe viene fatto con un'intervista della BBC (media sionista) a Paul McCartney che ''ammise' l'assunzione dell'acido 4 volte. L'intervista ha causato l'effetto sperato dai Rothschild cioè l'aumento del consumo dell'LSD. Se la BBC fosse davvero contro l'uso delle droghe non avrebbe trasmesso l'intervista a milioni di persone.
Per allontanare i giovani dal cristianesimo nel 1963 Paul McCartney disse che ''il cristianesimo non si adatta con la mia vita'; nel 1966 John Lennon disse al Newsweek (media sionista) :

''il cristianesimo svanirà e diminuirà. Non ho bisogno di discutere su questo. Ho ragione e sarà provato che è così''.

John Lennon

I loro servizi fotografici sono stati chiaramente progettati dai gestori degli Illuminati (Rothschild).
Un esempio scioccante è la copertina di 'Yesterday/Today'' in cui i Beatles sono coperti da bambini morti. È una risata malata all'aborto, per facilitare il libero amore.
Nella copertina dell'album Sgt Pepper compaiono alcuni burattini degli Illuminati (Rothschild) con Haldous Huxley, Aleister Crowley (noto satanista isiratore di molti artisti tra cui David Bowie), Ghandi, HG Wells e George Bernard Shaw.
I Beatles hanno fatto l'occidente più degradato, diviso e debole.
Nel 1982 il giornalista David Noeble giudicando l'impatto di John Lennon che ha avuto sulla musica:

''L'attuale rock'n roll è una gigante scena multimediale che rappresenta il degrado, un mondo squallido di immoralità, malattie veneree, anarchia, nichilismo, cocaina, eroina, marijuana, morte, satanismo, perversione ed orge''.

Tratto da https://nomassoneriamacerata.blogspot.ch/2014/09/i-beatles-una-creatura-dei-rothschild.html

BOB DYLAN ED IL PATTO CON SATANA

Le convinzioni religiose di Dylan sono state sempre abbastanza incostanti. Nato in una famiglia ebraica, Dylan (il cui vero nome è Zushe ben Avraham), nel 1970, divenne un cristiano rinato. Dal gennaio all'aprile del 1979, Dylan frequentò una classe di biblistica alla Vineyard School of Discipleship a Reseda, nel sud della California. Il pastore Kenn Gulliksen dichiarò:

«Larry Myers e Paul Edmond andarono nella casa di Dylan e gli amministrarono i sacramenti. Rispose dicendo "sì"; lui in effetti vuole Cristo nella sua vita. E pregò quel giorno e ricevette il Signore».

Nel 1980, Dylan pubblicò un album evangelico, Saved. Ma negli anni '80 si riavvicinò al giudaismo e probabilmente ha supportato il potente movimento ultra ortodosso Chabad Lubavitch e ha partecipato a molti rituali ebraici. Più recentemente è venuto alla luce il fatto che Dylan ha prestato servizio in alcune sinagoghe Chabad in varie ricorrenze importanti. Era presente a Woodbury, in una sinagoga di New York nel 2005, e ha servito per la Congregazione Beth Tafillah ad Atlanta, in Georgia, il 22 settembre 2007 (durante lo Yom Kippur), dove è stato chiamato a leggere la Toràh per la sesta aliyah 1.

Molti, d'altronde, ricorderanno come, in occasione del 23º Congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi a Bologna, il 27 settembre 1997 Dylan si esibì davanti a Giovanni Paolo II ed a 300.000 persone. Questo fatto provocò la reazione di alcuni prelati e di qualche giornalista cattolico che ritenevano inopportuna l'esibizione di Dylan, soprattutto all'interno di un Congresso Eucaristico, evento in cui un'icona della controcultura e della protesta come Dylan stonava con la sacralità dell'evento (vedi a questo proposito l'articolo Uomini di chiesa e rock satanico). A dire, la religiosità di Dylan è sempre stata ambigua. Nel corso di un'intervista Dylan ha dichiarato:

«Chi dice che sono cristiano? Come Gandhi, io sono cristiano, sono ebreo, sono un musulmano, sono un indù. Sono un umanista»

Ma la religiosità di Bob Dylan non sembra essersi esaurita nel contesto del protestantesimo o del giudaismo. Intono al 54' minuto del primo DVD, Dylan parla del suo desiderio di raggiungere il talento dei migliori bluesman del suo tempo. Suonava la chitarra e cantava in maniera mediocre. Ma ecco il racconto fatto da Tony Glover, un suo amico cantautore:

«Suonò a una festa, sembrava un altro. Come in quella storia di "bluesmen" che a un crocevia incontrano il diavolo e assumono poteri magici. Come nelle canzoni di Robert Johnson e Tommy Johnson. Quando è tornato suonava Woody, Van Ronk, faceva il "fingerpicking" e suonava l'armonica, tutto in soli due mesi, non in un anno».

Prosegue Bob Dylan:

«Ero andato al crocevia e avevo fatto il grande patto, tutto in una sola notte. Quando tornai a Minneapolis si chiedevano: "Ma dove è stato"? "Sei stato al crocevia"»?

Nelle comunità afro-americane del Sud, la storia dell'incrocio dove poter vendere l'anima al diavolo era già diffusa da tempo. Lo stesso bluesman Tommy Johnson (1896-1956) cantava in una delle sue canzoni: «Vai dove [...] c'è un incrocio [...]. Un grande uomo nero arriverà e prenderà la tua chitarra e l'accorderà. Quando Satana ti ridarà la chitarra, tu potrai suonarla meglio di chiunque altro, e Satana possederà la tua anima lasciandoti esausto in ginocchio». Questa tradizione risale al folclore africano: si credeva che il dio Esu fosse il guardiano dell'incrocio, il punto di contatto con gli dèi, e che lì comunicasse le decisioni di questi ultimi agli umani. Quando i neri conobbero il cristianesimo, gli dèi pagani divennero il diavolo. Da qui la convinzione secondo cui all'incrocio, a mezzanotte, è possibile incontrare il demonio, stipulare un patto con lui e in cambio dell'anima ottenere successo. Lo stesso si diceva dell'altro grande bluesman Robert Johnson (1911-1938), considerato da molti il «nonno del rock». Il suo fraseggio vocale, le sue canzoni originali e il suo stile chitarristico hanno influenzato una larga serie di musicisti, come Muddy Waters, Bob Dylan, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, i Rolling Stones, ed Eric Clapton, che ha definito Johnson «il più importante cantante blues che sia mai vissuto»

Bisogna stupirsi di queste affermazioni? Non dimentichiamo che quest'uomo, divenuto oggetto di un documentario come se si trattasse di una grande personalità, ha iniziato i Beatles alla marijuana. Negli anni 1964-1965, Dylan si immerse profondamente nell'uso di sostanze stupefacenti facendo propria la formula del poeta francese decadentista Charles Baudelaire (1821-1867) per raggiungere l'immortalità: «Un poeta diventa un veggente attraverso un vasto e ampio meditato sconvolgimento di tutti i sensi».

Diversi suoi brani inneggiano la droga, come Lay Down Your Weary Tune, Subterranean Homesick Blues e Mr. Tambourine Man. Il gruppo di riserva di Dylan, Ronnie Hawkins and the Hawks, era conosciuto per i suoi eccessi con droghe, prostitute e risse. Sul retro della cover dell'album Desire (1976) Dylan appare mentre fuma marijuana insieme a tre carte per la divinazione (i Tarocchi) e ad un enorme Buddha. Di fianco alla statua è scritto: «Ho un fratello o due e un intero karma da bruciare [...]. Iside e la Luna splendono su di me»

In un'altra versione, sul retro della cover di questo album, è ancor più visibile il Tarocco dell'Imperatrice (in inglese The Empress), il III degli Arcani Maggiori.

Secondo l'interpretazione esoterica, la donna che appare su questo Tarocco è associabile a diverse antiche divinità, tra cui anche Iside, la consorte del dio egizio Osiride (nonché sua sorella) e la madre di Horus, il cui Eone era atteso dal satanista Aleister Crowley (1875-1947). Guarda caso uno dei brani contenuti in questo LP è intitolato Isis («Iside» in inglese), e il suo testo è ricco di allusioni a questa dea dell'antico Egitto. Ciò conferma il fatto che Dylan ha una certa conoscenza dell'occulto...

Bob Dylan ha divorziato nel 1977. Anche durante il periodo della sua «conversione» al cristianesimo, il noto cantautore non ha mai smesso di ubriacarsi e di andare a prostitute. Ecco dunque il vero volto dell'iconoclasta Bob Dylan... un disgraziato che ha venduto la propria anima al diavolo.

Come se non bastasse questa prima ammissione, il 5 dicembre 2004, nel corso di un'intervista concessa al giornalista Ed Bradley (1941-2006), andata in onda durante il programma 60 Minutes (CBS News), Bob Dylan è tornato sull'argomento riaffermando di avere venduto l'anima al diavolo.

Ecco un estratto dell'intervista:

- Ed Bradley: «Voglio dire che sei ancora in giro, ancora a cantare queste canzoni... sei ancora in tour».

- Bob Dylan: «è vero, ma non la considero una cosa scontata».

- Ed Bradley: «Perché ancora lo fai? Perché sei ancora in giro»?

- Bob Dylan: «Beh, torniamo al discorso del destino. Ho fatto una specie di patto di ferro con lui... sai, un sacco di tempo fa. Sto cercando di ritardare la fine».

- Ed Bradley: «E qual'era il tuo patto»?

- Bob Dylan: «Arrivare... dove sono adesso».

- Ed Bradley: «O forse dovrei chiedere con chi hai fatto il patto»?

- Bob Dylan: «Con... con... con il capo, il comandante in capo»!

- Ed Bradley: «Su questa terra»?

- Bob Dylan: «Su questa terra... e nel mondo che non possiamo vedere»

A farla breve, un Dylan abbastanza sommesso e balbettante ha ammesso candidamente - per la seconda volta - di avere venduto mediante un patto l'anima al diavolo in cambio della fama e del successo, e di essere in attesa che Satana venga a riscuotere ciò che ha pattuito con lui. Nel corso della stessa intervista, il cantante americano ha anche confessato di aver scritto le sue più celebri canzoni in pochi minuti, «magicamente», senza conoscere la fonte segreta della sua ispirazione, e di non essere più in grado di comporre brani di successo.

Tratto da https://www.centrosangiorgio.com/rock_satanico/articoli/pagine_articoli/dylan_crossroad.htm)


CONCLUDENDO

Facendo una ricerca personale troverete come molti artisti abbiano dichiarato apertamente di aver venduto la propria anima a Satana in cambio del successo. Ma non dovete pensare a scene "da film" dove si scende nell'inferno, si incontra il Diavolo e si fa un patto con lui, no. Il patto con Satana è semplicemente una decisione che viene dal proprio cuore, quando si decide che si è disposti a tutto pur di avere successo e "vende" la propria anima. Ricordiamo a questo proposito che Satana, ovvero il principe di questo mondo (come scritto in Giovanni 12:31 e Giovanni 14:30), aveva offerto questa opportunità anche a Gesù, in cambio della sua anima:

"Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua». Gesú gli rispose: «Sta scritto: "Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto."

Luca 4:5‭-‬8

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