STEP 24 - I PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION

Da quando hanno fatto la loro comparsa nella storia d'Europa (la prima traduzione italiana apparve nel 1921 a cura di Giovanni Preziosi), i «Protocolli dei Savi Anziani di Sion» non hanno cessato di polarizzare l'attenzione degli storici, dei politologi e dell'opinione pubblica intorno alla controversia sulla loro autenticità. Il testo, apparso nella Russia di Nicola II all'interno di un'opera più vasta dello scrittore russo Sergej Nilus, si tratta di una raccolta di appunti "rubata" ad un massone di alto grado, dove si espongono le linee guida di un piano strategico dalla straordinaria vastità di concezione e mirante, addirittura, alla conquista e alla sottomissione del mondo da parte della massoneria ebraica.

"Mi è stato dato, da un amico personale ora defunto, un manoscritto il quale, con una precisione e chiarezza straordinaria, descrive il piano e lo sviluppo di una sinistra congiura mondiale, che ha il preciso scopo di. determinare lo smembramento inevitabile del mondo non rigenerato. Questo documento venne nelle mie mani circa quattro anni fa (1901) insieme con l'assoluta garanzia che è la traduzione verace di documenti (originali), rubati da una donna ad uno dei capi più potenti, e più altamente iniziati della Massoneria [Massoneria Orientale]. Il furto fu compiuto alla fine di un'assemblea segreta degli "Iniziati" in Francia - paese che è il nido della "cospirazione massonica ebraica."

Sergej Nilus, nella prefazione dei "Protocolli dei Savi di Sion"

I protocolli dei savi di Sion (facilmente reperibili su internet... vi invito a leggerli), vengono generalmente presentati come un'opera letteraria che precede l'attuale concetto di cospirazionismo ovvero, l'idea secondo il quale esiste nel mondo un piano per manipolare e gestire l'umanità "Goym" da parte dei cosi detti "eletti" chiamati a governare su di loro.

Infiltrandosi come una prodigiosa, efficientissima e segretissima quinta colonna nelle società cristiane e segnatamente nei centri del potere economico, finanziario, culturale e dell'informazione, gli autori della cospirazione - stando a questo testo - si porrebbero l'obiettivo dichiarato di indebolire la fibra morale di tutte le società dei "goym" (ovvero la gente comune), sovvertendo gradualmente, ma inesorabilmente, tutti i valori, tutte le certezze, tutte le tradizioni, fino a creare le condizioni adatte perché il mondo intero cada, come un frutto maturo, in potere del Nuovo Ordine Mondiale, che agisce per mezzo di un'autorità suprema che converga e dirige l'operato di banchieri, uomini politici, autorità religiose, giornalisti ed esponenti del mondo della cultura.

Le rivelazioni sconvolgenti dei protocolli dei Savi di Sion sono sempre oggetto di discussione sulla genuinità della scrittura. Gli insegnamenti dei Protocolli sono in linea con quelli del Talmud, il secondo testo sacro ebraico. I Farisei ebraici furono i sacerdoti del Talmud, gli stessi che crocifissero Gesù. Il Talmud descrive un Dio diverso da quello della Bibbia. Nel Talmud si traggono molte interpretazioni della superiorità del popolo ebraico sugli umani. Il dio del Talmud è lo stesso dio della Kabbalah, il serpente antico dello gnosticismo che ha portato la conoscenza all'uomo, in altre parole Satana.

Non si dovrebbe guardare il dito che indica la Luna, ma la Luna in sé stessa: si dovrebbe cioè vedere se, nello sviluppo della storia moderna e nelle prescrizioni e invocazioni del "Talmud" o della "Kabbalah", i concetti espressi nei «Protocolli» trovino corrispondenza, oppure no.

Premetto che in queste considerazioni, non c'è nulla di antisemita, ma l'ebraismo è parte di una cospirazione massonica che va oltre il discorso di essere ebrei o non esserlo. Gli storici della seconda metà del Novecento hanno liquidato l'intera questione della loro autenticità, dichiarandoli un falso confezionato dalla «Ochrana», il servizio segreto zarista, probabilmente a Parigi e con lo scopo di creare una sorta di giustificazione morale per i "pogrom" che infuriavano, di quando in quando, in Russia, in Ucraina, in Polonia. La "teoria ufficiale" che li dichiara un falso architettato in chiave antisemita, non regge ad un'analisi approfondita. Ma siccome i "goym" (la gente comune) non va oltre le apparenze, la giustificazione antisemita è sufficiente a liquidare il documento come falso ed irrilevante. Lo stesso Sergej Nilus si augura che il documento non susciti l'ira verso gli ebrei (antisemitismo), in quanto i veri responsabili sono le gerarchie massoniche e non il popolo ebraico.

"La nostra coscienza sarà soddisfatta se, coll'aiuto di Dio, potremo raggiungere il nostro scopo, senza tuttavia suscitare ira contro il popolo accecato d'Israele. Confidiamo che i Gentili (le nazioni) non nutriranno sentimenti di odio verso la massa credenzona degli israeliti, inconsapevole del peccato satanico dei suoi capi - gli Scribi e i Farisei - i quali hanno di già una volta dato la prova di essere la distruzione di Israele."

Sergej Nilus, nella prefazione dei "Protocolli dei Savi di Sion"

Quello che deve interessare dei "Protocolli" sono i contenuti: un documento, può essere vero oppure, può essere falso. Un documento vero, può dire il vero, oppure può dire il falso (esempio: certificato di nascita vero, con data errata). Viceversa, anche un documento falso può dire sia il vero nonostante sia falso. Se io falsifico, ovvero produco, un documento falso che dice esattamente ciò che dice l'originale vero; avrò fatto un falso che dice il vero. Discutere circa l'autenticità del documento non è sicuramente fondamentale, perché come abbiamo visto prima, è lo stesso Sergej Nilus a descrivere le modalità con le quali questi "appunti" sono stati trafugati e fattigli pervenire. Nilus non pretende di essere creduto, ed è consapevole che chiunque voglia andargli contro possa contestare l'autenticità delle informazioni contenute nel testo, come vediamo in questo estratto:

"Ci si potrà rimproverare la natura apocrifa di questo documento, ma se fosse possibile di provare l'esistenza di questo complotto mondiale per mezzo di lettere e di testimonianze, e di smascherare i capi tenendone i fili sanguinolenti per le mani, i "Misteri dell'iniquità" sarebbero violati. Secondo la tradizione non devono essere smascherati completamente sino al giorno della incarnazione del "Figlio della perdizione" (l'Anticristo). Non possiamo, nell'attuale complicazione di procedimenti delittuosi, sperar di avere prove dirette, ma dobbiamo contentarci della certezza acquistata mediante l'insieme delle circostanze, per cui non rimarrà alcun dubbio nella mente di ogni osservatore cristiano. Ciò che segue dovrebbe esser prova sufficiente per tutti coloro che hanno "orecchi per sentire": è lo scopo che ci siamo prefissi, di spingere tutti a proteggersi a tempo e a tenersi in guardia."

Sergej Nilus, nella prefazione dei "Protocolli dei Savi di Sion"

Non è un caso che il documento sia stato consegnato in Russia, in quanto all'epoca (nel 1901) la Russia era autonoma ed indipendente dalla massoneria grazie al potere zarista che la comandava.

La Russia era anche un paese dai grandi valori cristiani, e Nilus non ignorava le macchinazioni occulte della massoneria atte a sostituire la monarchia zarista con un nuovo sistema controllato da essi:

"L'ultima barricata, l'ultimo rifugio del mondo contro l'uragano che viene è la Russia. In essa la vera fede vive ancora e l'Imperatore consacrato rimane il suo protettore sicuro. Tutti gli sforzi di distruzione dei servi sinistri e palesi dell'Anticristo, tutti gli sforzi dei suoi lavoratori coscienti e incoscienti, sono concentrati contro la Russia. Le ragioni di questo sforzo sono conosciute, l'obiettivo è conosciuto e deve essere conosciuto dalla Russia fedele e credente. Quanto più è minaccioso il momento che si approssima e più spaventevoli sono gli avvenimenti che si avvicinano nascosti nelle dense nubi, tanto più devono battere con coraggio e determinazione sempre maggiore i cuori russi intrepidi ed audaci. Devono coraggiosamente unirsi intorno allo stendardo sacro della loro Chiesa ed al Trono del loro Imperatore. Fintanto che vive l'anima, fintanto che il cuore batte nel petto non deve trovar posto lo spettro mortale della disperazione; tocca a noi con la nostra fede di ottenere la misericordia dell'Onnipotente e di ritardare l'ora della caduta della Russia."

Sergej Nilus, nella prefazione dei "Protocolli dei Savi di Sion"

Questi documenti sono di tipo profetico, perché tutto quanto si è regolarmente avverato. Da quando si suppone siano stati scritti, sono passati più di cento anni e, si può notare che i documenti prevedano ancora un po' di tempo a venire. Constatando che nel tempo passato da quando sono stati scritti sino ad ora, tutto si è avverato secondo i piani riportati dal documento; come si può affermare che sono falsi nel loro contenuto? E difatti si preferisce attrarre l'attenzione sulla loro genuinità originale; ma non sul contenuto che si sceglie di non evidenziare.

A parte queste considerazioni, ve ne sono altre di altro genere. Supponendo che si tratti di un falso, l'autore che in questo caso avrebbe "inventato" quanto sostenuto dai protocolli, gli si dovrebbe riconoscere una fantasia notevole e se poi la sua fantasia si traduce in realtà; dovrebbe pure essere ammirato per la sua enorme dote profetica.

Scatenare guerre e rivoluzioni, finanziare gruppi terroristici magari di opposta matrice ideologica, istigare colpi di stato, provocare crisi finanziarie, promuovere filosofie e movimenti artistici che inneggiano al nichilismo e alla distruzione della società: sono tutte azioni che un tale gruppo di potere occulto, attraverso le sue innumerevoli ramificazioni, non esiterebbe a mettere in atto e che non presentano, sotto il profilo tecnico, ostacoli insormontabili, specialmente se si dispone di possibilità operazionali e finanziarie praticamente illimitate.

"Siamo sul punto di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta maggiore crisi e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale."

David Rockefeller

Al giorno d'oggi "I Protocolli dei Savi di Sion", seppur sconvolgenti nei contenuti, non vengono mai portati alla luce, né sono fonte di dibattiti di alcun tipo. L'argomento è stato insabbiato.

Gli studiosi ed i giornalisti cosiddetti "seri", temono il ridicolo e non si addentrano in discorsi complottistici: sono persone che hanno molto amor proprio, vogliono essere accettati dalla società, e non esitano a mangiare nella greppia di istituzioni, giornali o televisioni che si aspettano da loro appunto quel tipo di "serietà" che consiste nel non fare mai, assolutamente mai, delle domande veramente scomode, ma nel blandire, al contrario, la pigrizia mentale del pubblico. Nel caso in cui trovassero l'onestà intellettuale ed il coraggio di denunciare la cospirazione, certamente la "macchina del fango" mediatica gli si getterà addosso ridicolizzandoli, diffamandoli e con ogni probabilità mettendo a serio rischio non solo il posto di lavoro, ma anche la loro carriera futura.

Come se non bastasse, fa parte da sempre, della tecnica di tutti i gruppi di potere occulto, quella di operare una sistematica disinformazione, lasciando trapelare brandelli di verità, mescolati però a tali e tante inverosimiglianze, in modo da confondere completamente le carte e da screditare anche il lavoro di quanti concentrano le proprie spassionate ricerche proprio su quei brandelli (troverete conferma di questo negli estratti dai Protocolli che seguono...)

Grazie al conformismo intellettuale, i signori dei poteri occulti potranno realizzare il loro ambito sogno come pianificato nei Protocolli, e come anche profetizzato nel libro dell'Apocalisse.

Finché qualcuno, un poco alla volta, comincerà a scuotersi dal torpore e a farsi delle domande scomode e politicamente scorrette: a farle a sé stesso in primo luogo; e poi, in un secondo tempo, a farle anche agli altri. Allora, i signori del Pensiero Unico cominceranno a non sentirsi più tanto tranquilli. Avranno paura che la verità cominci a venir fuori: non quella mezza verità che essi stessi lasciano fuggire, di quando in quando, aprendo e chiudendo il rubinetto della disinformazione; ma la verità vera di Cristo che smaschera tutti i loro piani e rende gli uomini veramente liberi.

"L'umanità che aspira al perfezionamento della sua vita terrestre va in cerca di una realizzazione maggiore dell'idea di potenza, che dovrebbe assicurare il benessere di tutti; e brama un regno di sazietà universale, essendo questo diventato il più alto ideale della vita umana. Essa ha cambiato l'indirizzo dei suoi ideali, dichiarando completamente screditata la Fede Cristiana perché essa non ha giustificato le speranze che si riponevano in essa. L'umanità rovescia i suoi idoli di ieri, ne crea dei nuovi, innalza nuovi Dei sugli altari, erige loro tempî, più lussuosi e magnifici gli uni degli altri; poi li depone e li distrugge nuovamente. Il genere umano ha perduto perfino il concetto del potere dato da Dio ai suoi Eletti e si avvicina sempre più allo stato di anarchia. Fra poco il perno della bilancia repubblicana e costituzionale sarà consumato; la bilancia crollerà, e crollando trascinerà tutti i Governi nell'abisso dell'anarchia furente."

Sergej Nilus, nella prefazione dei "Protocolli dei Savi di Sion"


ESTRATTI RAPPRESENTATIVI DAI PROTOCOLLI

Sulla politica massonica-gesuita de "il fine giustifica i mezzi":

"La politica non ha niente di comune con la morale; un sovrano che si lascia guidare dalla morale non è un accorto politico, conseguentemente non è sicuramente assiso sul trono. Chi vuol regnare deve ricorrere all'astuzia ed all'ipocrisia. L'onestà e la sincerità, grandi qualità umane, diventano vizi in politica. Esse fanno perdere il trono più certamente che non il più acerrimo nemico. Queste qualità devono essere gli attributi delle nazioni Gentili, ma noi non siamo affatto costretti a lasciarci andare da esse. Il nostro diritto sta nella forza. La parola "diritto" rappresenta un'idea astratta senza base alcuna, e significa né più né meno che: "datemi quello che voglio perché io possa dimostrarvi in conseguenza che io son più forte di voi. [...] Pertanto non dobbiamo arrestarci dinanzi alla corruzione, all'inganno e al tradimento, se questi mezzi debbono servire al successo della nostra causa."

Estratto da Protocollo 1

Sull' ammissione di aver fomentato e "creato" la rivoluzione francese umanista e sullo scopo raggiunto di aver distrutto il vero cristianesimo:

"Anche nel passato noi fummo i primi a gettare al popolo le parole d'ordine: "Libertà, uguaglianza, fratellanza". Parole così spesso ripetute, da quel tempo in poi, da pappagalli ignoranti accorrenti in folla da ogni dove intorno a quest'insegna. Costoro, ripetendole, tolsero al mondo la prosperità ed all'individuo la vera libertà personale, che prima era stata così bene salvaguardata, impedendo alla plebaglia di soffocarla. [...] Col tempo il significato dei veri insegnamenti politici, quali erano trasmessi nelle dinastie da una generazione all'altra, andò perduto, e questa perdita contribuì al successo della nostra causa. Il nostro appello di: "libertà, uguaglianza, fratellanza", attirò intiere legioni nelle nostre file dai quattro canti del mondo attraverso i nostri inconsci agenti, e queste legioni portarono i nostri stendardi estaticamente. Nel frattempo queste parole rodevano, come altrettanti vermi, il benessere dei Cristiani e distruggevano la loro pace, la loro costanza, la loro unione, rovinando così le fondamenta degli Stati. Come vedremo in seguito, questa azione determinò il nostro trionfo. Esso ci dette, fra l'altro, la possibilità di giocare l'asso di briscola, vale a dire di ottenere l'abolizione di privilegi; ossia, in altre parole, l'abolizione dell'aristocrazia dei Gentili, la quale era l'unica difesa che le Nazioni ed i paesi possedevano contro di noi."

Estratto da Protocollo 1

Sul dominio e sulla scienza "promossa dai loro scienziati":

"Sopra le rovine di una aristocrazia naturale ed ereditaria, costruimmo un'aristocrazia nostra a base plutocratica. Fondammo questa nuova aristocrazia sulla ricchezza, che noi controllavamo, e sulla scienza promossa dai nostri dotti."

Estratto da Protocollo 1

Sui metodi di guerra moderni:

"Per il nostro scopo è indispensabile che le guerre non producano modificazioni territoriali. In tal modo, senza alterazioni territoriali, la guerra verrebbe trasferita sopra una base economica. Allora le nazioni dovranno riconoscere la nostra superiorità per l'assistenza che sapremo dare ad esse, e questo stato di cose metterà entrambe le parti alla mercè dei nostri intermediarii internazionali dagli occhi di lince, i quali hanno inoltre mezzi assolutamente illimitati. Allora i nostri diritti internazionali cancelleranno le leggi del mondo e noi governeremo i paesi nello stesso modo che i singoli governi governano i loro sudditi."

Estratto da Protocollo 2

Sulla scelta dei governanti:

"Sceglieremo fra il pubblico amministratori che abbiano tendenze servili. Essi non avranno esperienza dell'arte di governare, e perciò saranno facilmente trasformati in altrettante pedine del nostro giuoco; pedine che saranno nelle mani dei nostri astuti ed eruditi consiglieri, specialmente educati fino dall'infanzia nell'arte di governare il mondo. Come già sapete, questi uomini hanno studiato la scienza del governo dai nostri piani politici, dall'esperienza dataci dalla storia e dalla osservazione degli avvenimenti che si susseguono."

Estratto da Protocollo 2

Sui gentili (nazioni) e sulle false credenze e sulla falsa scienza perpetuata:

"I Gentili non traggono profitto da costanti osservazioni storiche, ma seguono una routine teorica senza considerare quali possano esserne le conseguenze, quindi non occorre prenderli in considerazione. Lasciamo che si divertano finché l'ora suonerà, oppure lasciamoli vivere nella speranza di nuovi divertimenti, o nel ricordo di godimenti che furono. Lasciamoli nella convinzione che le leggi teoriche, che abbiamo ispirato loro, siano per essi di suprema importanza. Con questa mèta in vista e coll'aiuto della nostra stampa, aumentiamo continuamente la loro cieca fiducia in queste leggi. Le classi istruite dei Gentili si vanteranno della propria erudizione e metteranno in pratica, senza verificarle, le cognizioni ottenute dalla scienza che i nostri agenti scodellarono loro allo scopo prefisso di educarne le menti secondo le nostre direttive. Non crediate che le nostre asserzioni siano parole vane: notate il successo di Darwin, di Marx e di Nietsche, che fu intieramente preparato da noi. L'azione demoralizzatrice di queste scienze sulle menti dei Gentili dovrebbe certamente esserci evidente."

Estratto da Protocollo 2

Sull'importanza di "sondare" le necessità del popolo ed utilizzare la stampa per incanalare i loro pensieri:

"Per evitare di commettere errori nella nostra politica e nel nostro lavoro di amministrazione, è per noi essenziale di studiare e di tener presente l'attuale andamento del pensiero, le caratteristiche e le tendenze delle nazioni. Il successo del nostro piano consiste nella sua adattabilità al temperamento delle nazioni colle quali veniamo a contatto. Esso non può riuscire se la sua applicazione pratica non è basata sull'esperienza del passato, integrata con le osservazioni dell'ora presente. La stampa è una grande forza nelle mani dei presenti Governi, i quali per suo mezzo controllano le menti popolari. La stampa dimostra le pretese vitali della popolazione, ne rende note le lagnanze e talvolta crea lo scontento nella plebe. La realizzazione della libertà di parola nacque nella stampa, ma i governi non seppero usufruire di questa forza ed essa cadde nelle nostre mani. Per mezzo della stampa acquistammo influenza pur rimanendo dietro le quinte."

Estratto da Protocollo 2

Sui riferimenti al Serpente Simbolico, ed al ciclo dell'Uroboro (l'argomento verrà trattato ancora in seguito) che confermano l'ispirazione talmudica e gnostica dei cospiratori:

"Oggi vi posso assicurare che siamo a pochi passi dalla nostra mèta. Rimane da percorrere ancora una breve distanza e poi il ciclo del Serpente Simbolico - emblema della nostra gente - sarà completo. Quando questo ciclo sarà chiuso, tutti gli Stati Europei vi saranno costretti come da catene infrangibili. La bilancia sociale ora esistente andrà presto in isfacelo, perché noi ne alteriamo continuamente l'equilibrio, allo scopo di logorarla e distruggerne l'efficienza al più presto possibile."

Estratto da Protocollo 3

Sull'inconcludenza della politica e sulla gestione delle persone schiavizzate:

"I governi li abbiamo trasformati in arene dove si combattono le guerre di partito. Fra poco il disordine ed il fallimento appariranno ovunque. Chiacchieroni irrefrenabili trasformarono le assemblee parlamentari ed amministrative in riunioni di controversia. Giornalisti audaci, e sfacciati scrittori di opuscoli, attaccano continuamente i poteri amministrativi. L'abuso del potere preparerà definitivamente il crollo di tutte le istituzioni e tutto cadrà sotto i colpi della popolazione inferocita. Il popolo è assoggettato nella miseria dal sudore della sua fronte in un modo assai più formidabile che non dalle leggi della schiavitù. Da quest'ultima i popoli poterono affrancarsi in un modo o in un altro, mentre nulla li potrà liberare dalla tirannide della completa indigenza. Ponemmo cura di inserire nelle costituzioni molti diritti che per le masse sono puramente fittizi. [...] La nostra forza consiste nel tenere continuamente l'operaio in uno stato di penuria ed impotenza, perché, così facendo, lo teniamo assoggettato alla nostra volontà e, nel proprio ambiente, egli non troverà mai la forza e l'energia di insorgere contro di noi. La fame conferirà al Capitalismo dei diritti sul lavoratore infinitamente più potenti di quelli che il legittimo potere del Sovrano potesse conferire alla aristocrazia. Noi governiamo le masse mediante i sentimenti di gelosia ed odio fomentati dall'oppressione e dalla miseria."

Estratto da Protocollo 3

Sull'intenzione di instaurare un sovrano mondiale:

"Quando verrà il giorno dell'incoronazione del nostro Sovrano Mondiale, provvederemo con questi stessi mezzi, e cioè servendoci della plebe, a distruggere tutto ciò che potrebbe ostacolare il nostro cammino. I Gentili non sono più capaci di ragionare in materia di scienza, senza il nostro aiuto."

Estratto da Protocollo 3

Sul prossimo crollo economico:

"Date le condizioni attuali della scienza, che segue una linea tracciata da noi, la plebe, nella sua ignoranza, crede ciecamente nelle parole stampate e nelle illusioni erronee opportunamente ispirate da noi, ed odia tutte le classi che crede più elevate della sua. Ciò perché essa non comprende l'importanza di ogni singola casta. Questo odio diventerà ancora più acuto quando si tratterrà di crisi economiche, perché allora arresterà i mercati e la produzione. Determineremo una crisi economica universale con tutti i mezzi clandestini possibili coll'aiuto dell'oro, che è tutto nelle nostre mani. In pari tempo getteremo sul lastrico folle enormi di operai, in tutta l'Europa. Allora queste masse si getteranno con gioia su coloro dei quali, nella loro ignoranza, sono stati gelosi sin dall'infanzia, ne saccheggeranno gli averi e ne verseranno il sangue. A noi non recheranno danno, perché il momento dell'attacco ci sarà ben noto, e prenderemo le misure necessarie per proteggere i nostri interessi."

Estratto da Protocollo 3

Ancora sulla "pianificazione" della Rivoluzione Francese e sul progetto finale di instaurare un sovrano mondiale:

"Ricordatevi della rivoluzione francese, che chiamiamo la Grande Rivoluzione: ebbene, tutti i segreti della sua preparazione organica ci sono ben noti, essendo lavoro delle nostre mani. Da allora in poi abbiamo fatto subire alle nazioni una delusione dopo l'altra, cosicché esse dovranno perfino rinnegarci, in favore del Re Despota, uscito dal sangue di Sionne, che stiamo preparando al mondo."

Estratto da Protocollo 3

Sul degrado della società e sulla nascita di correnti di pensiero opposti alla casta politica:

"La lotta per la supremazia e la speculazione continua nel mondo degli affari, produrrà una società demoralizzata, egoista e senza cuore. Questa società diventerà completamente indifferente e persino nemica della religione e disgustata dalla politica. La bramosia dell'oro sarà l'unica sua guida. E questa società lotterà per l'oro, facendo un vero culto dei piaceri materiali che esso può procacciarle. Allora le classi inferiori si uniranno a noi contro i nostri rivali - cioè contro i Gentili privilegiati - senza neppur fingere di essere animate da un motivo nobile, e neppure per amore delle ricchezze, ma unicamente per il loro odio schietto contro le classi più elevate."

Estratto da Protocollo 3

Sul "pianificare" il disinteresse verso la politica:

"Per impadronirci della pubblica opinione dovremo anzitutto confonderla al massimo grado mediante la espressione da tutte le parti delle opinioni più contraddittorie, affinché i Gentili si smarriscano nel labirinto delle medesime. Ed allora essi comprenderanno, che la miglior via da seguire è quella di non avere opinioni in fatto di politica; la politica non essendo cosa da essere intesa dal pubblico, ma riservata soltanto ai dirigenti gli affari. E questo è il primo segreto."

Estratto da Protocollo 5

Sul creare un caos di leggi e demoralizzare l'iniziativa personale:

"Il secondo segreto, necessario al successo completo del nostro governo, consiste nel moltiplicare ad un punto tale gli errori, i vizi, le passioni e le leggi convenzionali del paese, che nessuno possa vederci chiaro in simile caos. Quindi gli uomini cesseranno di comprendersi a vicenda. Questa politica ci aiuterà pure a seminare la zizzania in tutti i partiti; a dissolvere tutte le forze collettive, a scoraggiare ogni iniziativa individuale, la quale potrebbe in qualche modo intralciare i nostri progetti. Non vi è nulla di più dannoso dell'iniziativa individuale: se è assecondata dall'intelligenza essa ci può recare maggior danno dei milioni di esseri che abbiamo aizzato a dilaniarsi vicendevolmente. Dobbiamo dare all'educazione di tutta la società cristiana un indirizzo tale, che le cadano le braccia per disperazione in tutti i casi nei quali un'impresa domandi dell'iniziativa individuale. La tensione prodotta dalla propria libertà d'azione, perde di forza quando incontra la libertà d'azione altrui."

Estratto da Protocollo 5

Sull'economia speculativa da adottare:

"Dobbiamo dare con ogni impegno la massima protezione possibile alle industrie ed al commercio e specialmente alla speculazione, il cui compito principale è di agire come contrappeso alle industrie. Senza la speculazione, l'industria aumenterebbe il capitale privato e tenderebbe a sollevare l'agricoltura, liberando le terre dai debiti e dalle ipoteche per gli anticipi delle banche agricole. E' invece essenziale che l'industria prosciughi la terra di tutte le sue ricchezze, e che la speculazione concentri nelle nostre mani tutte le ricchezze del mondo ottenute con questi mezzi. In questo modo tutti i Gentili verranno ridotti nelle file del proletariato, ed allora essi si piegheranno davanti a noi per ottenere il diritto di esistere.Allo scopo di rovinare le industrie dei Gentili e di aiutare la speculazione, incoraggeremo l'amore pel lusso sfrenato, che abbiamo già sviluppato. Aumenteremo i salari, ciò che non porterà beneficio all'operaio, perché contemporaneamente accresceremo il prezzo delle sostanze più necessarie, col pretesto dei cattivi risultati dei lavori agricoli. Con astuzia mineremo le basi della produzione, seminando i germi della anarchia fra gli operai ed incoraggiandoli nell'abuso degli alcoolici. Nel tempo stesso adopreremo tutti i mezzi possibili per iscacciare dal paese tutti i Gentili intelligenti.
Per evitare che i Gentili realizzino prematuramente il vero stato delle cose, nasconderemo il nostro piano sotto l'apparente desiderio di aiutare le classi lavoratrici alla soluzione dei grandi problemi economici: questa nostra propaganda viene aiutata in tutto e per tutto dalle nostre teorie economiche."

Estratto da Protocollo 6

Sulla politica e sul monopolio della stampa:

"Il principale successo in politica consiste nel grado di segretezza impiegato nel conseguirlo. Le azioni di un diplomatico non devono corrispondere alle sue parole. Per giovare al nostro piano mondiale, che si avvicina al termine desiderato, dobbiamo impressionare i governi dei Gentili mediante la cosidetta pubblica opinione, che in realtà viene dovunque preparata da noi per mezzo di quel massimo fra i poteri che è la stampa, la quale - fatte insignificanti eccezioni di cui non è il caso tener conto - è completamente nelle nostre mani."

Estratto da Protocollo 7

Sull'intenzione di affidare gli incarichi di governo agli "eletti":

"Nel frattempo, fintanto che non sarà prudente riempire gli incarichi di governo con i nostri fratelli Giudei, affideremo i posti importanti a individui la cui fama e il cui carattere siano così cattivi da scavare un abisso fra essi e la Nazione, ed anche a gente di tal risma, che abbia timore di finire in galera se ci disobbedirà. E tutto questo allo scopo di obbligare costoro a difendere i nostri interessi finché abbiano fiato in corpo."

Estratto da Protocollo 8

Sull'abilità di "giocare" con le parole e sull'importanza di utilizzare l'anti-semitismo come arma di "copertura":

"Alle parole liberali della nostra divisa massonica: "libertà, uguaglianza e fratellanza", sostituiremo, non quelle del nostro vero motto, ma bensì delle parole esprimenti semplicemente un'idea, e diremo: "il diritto della libertà, il dovere dell'uguaglianza ed il concetto della fratellanza" e così prenderemo il toro per le corna. In realtà noi abbiamo già distrutto tutte le forze di governo fuorché la nostra, benché esistano ancora in teoria. Al momento attuale, se un Governo assume un atteggiamento a noi contrario si tratta di una pura formalità; esso agisce essendo noi pienamente informati del suo operato e col nostro consenso, accordato perché le dimostrazioni anti-semitiche ci sono utili per mantenere l'ordine fra i nostri fratelli minori. Non amplierò di più questo argomento, perché lo abbiamo già discusso molte altre volte."

Estratto da Protocollo 9

Sul piano diabolico da loro pianificato:

"Governiamo con una forza potentissima, perché abbiamo nelle mani i frammenti di un partito che una volta fu forte ed è ora soggetto a noi. Abbiamo un'ambizione senza limiti, un'ingordigia divoratrice, un desiderio di vendetta spietato ed un odio intenso. Siamo la sorgente di un terrore che esercita la sua influenza a grande distanza. Abbiamo al nostro servizio individui di tutte le opinioni e di tutti i partiti: uomini che desiderano ristabilire le monarchie, socialisti, comunisti, e tutti coloro che aderiscono ad ogni genere di utopie. Tutti costoro sono aggiogati al nostro carro. Ciascuno di essi mina, a modo proprio, i residui del potere cercando di distruggere le leggi tuttora esistenti. Con questi procedimenti tutti i governi sono tormentati, urlano tranquillità e per amor di pace sono disposti a qualunque sacrificio. Ma noi negheremo ad essi tranquillità e pace finché non riconosceranno umilmente il nostro super-governo internazionale."

Estratto da Protocollo 9

Sulla portata globale del complotto ed ancora sulle "scienze" false promulgate nel mondo:

"Abbiamo messo le nostre mani ovunque: nella giurisdizione, nelle elezioni, nell'amministrazione della stampa, nel promuovere la libertà individuale, e, cosa ancor più importante, nell'educazione, che costituisce il sostegno principale della libera esistenza.
Abbiamo corbellato e corrotto la nuova generazione dei Gentili, insegnandole principii e teorie di cui conoscevamo la falsità assoluta, pur avendoli inculcati con assidua cura. Pur senza veramente alterare le leggi in vigore, ma soltanto deformandone il significato ed interpretandole in senso diverso da quello che avevano in mente coloro che le formularono, abbiamo ottenuto dei risultati estremamente utili."

Estratto da Protocollo 9

Sulla loro potenza capace di far desistere qualsiasi insurrezione:

"Ci si contesta, che le nazioni possono insorgere contro di noi qualora i nostri piani siano scoperti prematuramente; ma noi, anticipando questo avvenimento, possiamo esser sicuri di mettere in azione una forza talmente formidabile da far rabbrividire anche gli uomini più coraggiosi.
In quel tempo tutte le città avranno ferrovie metropolitane e passaggi sotterranei: da questi faremo saltare in aria tutte le città del mondo, insieme alle loro istituzioni e ai loro documenti."

Estratto da Protocollo 9

Sulle modalità dell'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale acclamato dal popolo (da notare le analogie con il modus operandi del Movimento 5 Stelle e della campagna politica di Trump):

"Quando faremo il nostro colpo di Stato, diremo al popolo: "Tutto andava in malora; tutto avete sofferto, ma ora noi distruggiamo le cause delle vostre sofferenze; vale a dire le nazionalità, le frontiere, e le monete nazionali. Certamente sarete liberi di condannarci, ma il vostro verdetto non può esser giusto se lo pronunciate prima di esperimentare ciò che possiamo fare per il vostro bene". Allora il popolo, esultante e pieno di speranza, ci porterà in trionfo. La potenza del voto, al quale abbiamo addestrato i membri più insignificanti dell'umanità per mezzo di comizi organizzati e di accordi prestabiliti, adempirà allora il suo ultimo compito. Questa potenza, che è stato il mezzo con cui "ci siamo messi sul trono", ci pagherà l'ultimo suo debito nella sua ansia di vedere il risultato delle nostre proposte, prima di pronunciare il suo giudizio in proposito. Per raggiungere la maggioranza assoluta dobbiamo indurre tutti a votare senza distinzione di classe; una maggioranza simile non si potrebbe ottenere dalle classi educate o da una società divisa in caste."

Estratto da Protocollo 10

Sulla distruzione della famiglia e sulla fede cieca del popolo ignaro:

"Distruggeremo la vita familiare dei Gentili e la sua influenza educatrice. Impediremo agli uomini di cervello di farsi avanti, ed il popolo, guidato da noi, non solo li terrà sottomessi, ma non permetterà neppure ad essi di manifestare i loro piani.
La turba è abituata a darci ascolto, perché la paghiamo per avere l'attenzione e l'obbedienza. Con tutti questi mezzi creeremo una forza così cieca; che non sarà mai capace di prendere una decisione senza la guida dei nostri agenti, incaricati di guidarla.
La plebe si sottometterà a questo stato di cose perché saprà che dal beneplacito di questi capi dipenderanno i suoi salari, i suoi guadagni e tutti gli altri benefizi."

Estratto da Protocollo 10

Sull'aver portato il "liberismo" nelle nazioni, sulla debolezza della politica, e sul designare "pupazzi politici" ai loro ordini:

"Quando inoculammo il veleno del liberalismo nell'organismo dello Stato, la sua costituzione politica cambiò; gli Stati diventarono infettati da una malattia mortale: la decomposizione del sangue. Dobbiamo solo attendere la fine della loro agonia. Il liberalismo fece nascere i governi costituzionali, che sostituirono l'autocrazia, l'unica forma sana di governo dei Gentili. La forma costituzionale, come ben sapete, non è altro che una scuola di dissensioni, disaccordi, contese e inutili agitazioni di partito: in breve, essa è la scuola di tutto ciò che indebolisce l'efficienza del governo. La tribuna, come pure la stampa, hanno contribuito a rendere i governanti deboli ed inattivi, rendendoli in tal modo inutili e superflui; ed. è per questo motivo che in molti paesi vennero destituiti.
Allora l'istituzione dell'era repubblicana diventò possibile, ed al posto del Sovrano mettemmo una caricatura del medesimo nella persona di un presidente, che scegliemmo nella ciurmaglia, fra le nostre creature e i nostri schiavi. Così minammo i Gentili, o piuttosto, le nazioni dei Gentili.
In un prossimo futuro faremo del presidente un agente responsabile. Allora non avremo più scrupoli a mettere arditamente in esecuzione i nostri piani, per i quali sarà tenuto responsabile il nostro "fantoccio". Cosa c'importa se le fila dei cacciatori d'impieghi s'indeboliscono; se l'impossibilità di trovare un presidente genera delle confusioni che indeboliranno, in definitiva, il Paese?"

Estratto da Protocollo 10

Sull'inutilità del parlamento:

"Il Parlamento eleggerà, proteggerà e metterà al coperto il presidente, ma noi toglieremo al Parlamento la facoltà di introdurre nuove leggi, nonché di mutare le esistenti."

Estratto da Protocollo 10

Sulla figura del presidente e sul suo ruolo:

"Questo potere lo conferiremo ad un presidente responsabile, il quale sarà una semplice marionetta nelle nostre mani. Così il potere presidenziale diventerà un bersaglio esposto ad attacchi di vario genere, ma noi gli daremo dei mezzi di difesa conferendogli il diritto di appellarsi al popolo direttamente, al disopra dei rappresentanti della nazione, vale a dire, di appellarsi a quel popolo che è nostro schiavo cieco: alla maggioranza della plebe.
Inoltre, daremo al presidente la facoltà di. proclamare la legge marziale. Spiegheremo questa prerogativa col fatto, che il presidente, essendo il capo dell'esercito, deve averlo ai suoi comandi per proteggere la nuova costituzione repubblicana, essendo questa protezione un dovere per il rappresentante responsabile della repubblica. [...]
Le leggi che possono essere interpretate in diverse maniere saranno interpretate a modo nostro dal Presidente il quale, inoltre, annullerà le leggi quando lo riterremo utile, ed avrà anche il diritto di proporne delle nuove temporanee, e persino di fare modificazioni nel lavoro costituzionale del Governo, prendendo come pretesto le esigenze del benessere del paese. Provvedimenti di questa specie ci metteranno in grado di sopprimere a poco a poco quei diritti e quelle concessione che fossimo stati costretti ad accordare da principio, nell'assumere il potere. Tali concessioni dovremo introdurre nella costituzione dei governi per mascherare l'abolizione graduale di tutti i diritti costituzionali, quando giungerà il momento di cambiare tutti i governi esistenti sostituendovi la nostra autocrazia."

Estratto da Protocollo 10

Ancora sull'instaurazione del loro Nuovo Ordine Mondiale (da notare sempre le similitudini con i movimenti "contro la casta" come Movimento 5 Stelle, Trump, Podemos e molti altri...):

"Può darsi che il riconoscimento del nostro autocrate avvenga prima dell'abolizione delle costituzioni. Vale a dire che il riconoscimento del nostro regno avrà inizio dal momento stesso che il popolo, scisso dai dissensi e dolorante per il fallimento dei suoi governanti (e tutto questo sarà stato preparato da noi), griderà: "Destituiteli e dateci un autocrate che governi il mondo, che ci possa unificare distruggendo tutte le cause di dissenso, cioè le frontiere, la nazionalità, le religioni, i debiti dello Stato ecc., un capo che ci possa dare la pace ed il riposo che non abbiamo sotto il governo del nostro sovrano e dei nostri rappresentanti".
Ma voi sapete benissimo, che allo scopo di ottenere che la moltitudine debba formulare a gran voce una richiesta simile, è tassativamente necessario disturbare senza posa in tutti i paesi le relazioni esistenti fra popolo e governo, promuovere ostilità, guerre, odii e persino il martirio, mediante la fame, la carestia e l'inoculazione di malattie, in tale misura che i Gentili non vedano altro modo per uscire da tanti guai, che un appello per la protezione al nostro denaro e alla nostra completa sovranità. Però se diamo alla nazione il tempo di rifiatare, sarà difficile si ripresenti per noi una circostanza ugualmente favorevole."

Estratto da Protocollo 10

Sulla natura farisaica-sionista (non ebraica in senso generale!) della loro politica:

"Per qual motivo fummo indotti a inventare la nostra politica e instillarla nelle menti dei Gentili?
Noi instillammo in essi questa politica senza permetter loro di comprenderne l'intimo significato.
Che cosa ci spinse ad adottare questa linea di condotta? Questo: che noi, razza dispersa, non potevamo, come tale, conseguire il nostro scopo con mezzi diretti, ma soltanto con mezzi indiretti, subdoli e fraudolenti. Questa fu la vera causa ed origine della nostra organizzazione massonica, che questi porci di Gentili non riescono a scandagliare e di cui non sospettano neppure le mire. Noi li prendiamo come lo zimbello delle nostre numerose logge, le quali hanno l'apparenza di essere puramente massoniche, allo scopo di gettare la polvere negli occhi dei loro camerati.
Per grazia di Dio il suo Popolo prediletto fu sparpagliato, ma questa dispersione, che sembrò al mondo la nostra debolezza, dimostrò di essere la nostra forza, che ci ha ora condotto al limitare della Sovranità Universale.
Ci rimane da costruire ancora poco su queste fondamenta, per raggiungere la nostra mèta."

Estratto da Protocollo 11

Sull'utilizzo della stampa (mass-media) e sulla contro-informazione appositamente creata per nasconodere dalla verità:

"La parola libertà, suscettibile di diverse interpretazioni, sarà da noi definita nel modo seguente: "La libertà è il diritto di fare ciò che la legge permette". Tale definizione ci servirà in questo senso, che sarà in nostro arbitrio di dire dove potrà esserci libertà e dove no, per la semplice ragione che la legge permetterà solamente quello che a noi piacerà.
Il nostro atteggiamento verso la stampa sarà il seguente: Che cosa fa la stampa attualmente? Essa serve a suscitare nel popolo passioni furenti, oppure, talvolta, dissensi egoistici di partito; cause entrambe che possono essere necessarie al nostro scopo. [...]
Per sopprimere qualunque pubblicazione prenderemo un pretesto: diremo, per esempio, che eccita l'opinione pubblica senza ragione e senza fondamento. Ma vi prego di tener presente, che fra le pubblicazioni aggressive ve ne saranno anche talune istituite da noi apposta con tale intento. Ma esse attaccheranno solo quei punti della nostra politica, che abbiamo l'intenzione di cambiare. Nessuna informazione giungerà al pubblico senza essere stata prima controllata da noi. Stiamo già raggiungendo questo scopo anche attualmente, per il fatto che tutte le notizie sono ricevute da poche agenzie, nelle quali sono centralizzate da tutte le parti del mondo. Quando giungeremo al potere, queste agenzie ci apparterranno completamente e pubblicheranno solo quelle notizie che noi permetteremo. [...] Chiunque desidererà diventare editore, libraio o tipografo, dovrà ottenere un certificato ed una licenza, che perderanno in caso di disubbedienza."

Estratto da Protocollo 12

Sulla stampa di libri ed anche sul motivo perché questo libro non ha un editore (eh sì, incredibile ma vero, è spiegato pure quello!):

"Noi stessi pubblicheremo delle opere a buon mercato per educare la mente del pubblico e avviarla nella direzione da noi desiderata. La tassazione determinerà una riduzione della letteratura dilettevole e senza scopo, e la responsabilità che incontreranno di fronte alla legge darà tutti gli autori nelle nostre mani. Nessuno che desideri attaccarci colla sua penna troverebbe un editore. Prima di stampare qualsiasi genere di lavoro, l'editore o il tipografo dovrà chiedere alle autorità un permesso speciale per pubblicare il detto lavoro. In questo modo conosceremo anticipatamente qualsiasi congiura contro di noi, e potremo colpirla prevenendola e pubblicando una confutazione."

Estratto da Protocollo 12

Ancora sulla stampa (fotografia perfetta della situazione attuale):

"La letteratura e il giornalismo sono le due più importanti forze educative, e per questo motivo il nostro governo si accaparrerà il maggior numero di periodici. Con questo sistema neutralizzeremo la cattiva influenza della stampa privata ed otterremo un'influenza enorme sulla mente umana. Se dovessimo permettere la pubblicazione di dieci periodici privati, noi stessi dovremmo pubblicarne trenta e così via.
Ma il pubblico non deve avere il minimo sospetto di queste precauzioni; perciò tutti i periodici pubblicati da noi, avranno apparentemente vedute ed opinioni contraddittorie, ispirando così la fiducia e presentando un'apparenza attraente ai nostri non sospettosi nemici, che cadranno nella nostra trappola e saranno disarmati.In prima fila metteremo la stampa ufficiale. Essa sarà sempre in guardia per difendere i nostri interessi, e perciò la sua influenza sul pubblico sarà relativamente insignificante. In seconda fila metteremo la stampa semi-ufficiale, la quale dovrà attirare i tiepidi e gli indifferenti. In terza fila metteremo quella stampa che farà finta di essere all'opposizione e che, in una delle sue pubblicazioni, figurerà come nostra avversaria. I nostri veri nemici confideranno in questa opposizione e ci mostreranno le loro carte. Tutti i nostri giornali sosterranno partiti diversi: l'aristocratico, il repubblicano, il rivoluzionario e persino l'anarchico. Ma, naturalmente, questo sarà solamente fino a quando dureranno le costituzioni. Questi giornali, come il dio indiano Vishnu, avranno centinaia di mani, ognuna delle quali tasterà il polso della variabile opinione pubblica.Quando il polso batterà più forte, queste mani faranno inclinare l'opinione pubblica verso la nostra causa, perché un soggetto nervoso è facile ad essere guidato e facilmente cade sotto un'influenza qualsiasi. I chiacchieroni che crederanno di ripetere l'opinione del giornale del loro partito, in realtà non faranno altro che ripetere la nostra opinione, oppure quella che desideriamo far prevalere; nella convinzione di seguire l'organo del loro partito, costoro seguiranno in realtà la bandiera che faremo sventolare d'innanzi ai loro occhi. [...] I nostri organi discutendo e contrastando la nostra politica, sempre superficialmente, s'intende, e senza toccarne i lati importati, faranno finta di polemizzare con i giornali ufficiali, allo scopo di fornirci il pretesto di definire i nostri piani con maggior accuratezza di quanto avremo potuto fare coi nostri programmi preliminari. Si capisce, però, che tutto questo sarà fatto quando sia vantaggioso per noi. Questa opposizione da parte della stampa, servirà anche a far credere al popolo che la libertà di parola esiste sempre."

Estratto da Protocollo 12

Sulla stampa selettiva:

"Quando poi arriveremo al periodo del nuovo regime - cioè durante il periodo transitorio che precederà la nostra sovranità - non permetteremo alla stampa di pubblicare qualsiasi resoconto di delitti, essendo essenziale che il popolo creda il nuovo regime talmente superiore, d'aver soppresso perfino la delinquenza. I delitti che avverranno saranno conosciuti soltanto dalla loro vittima e da gli eventuali testimoni oculari e da nessun altro."

Estratto da Protocollo 12

Sul distrarre la "gente" dalla politica:

"Allo scopo di distogliere la gente troppo irrequieta dalla discussione delle quistioni politiche, la provvederemo di problemi nuovi; quelli cioè dell'industria e del commercio. Su questi problemi potranno eccitarsi fin che vorranno. Le masse acconsentono di astenersi e di desistere da ciò che credono sia l'attività politica, solamente se possiamo dar loro qualche nuovo svago; come, ad esempio, il commercio. E tenteremo di dar da intendere ad esse, che anche il commercio è un problema politico. Noi stessi inducemmo le masse a prender parte alla politica per assicurarci il loro appoggio nella nostra campagna contro i governi Gentili.
Per impedire che il popolo scopra da sé una qualsiasi nuova linea d'azione politica, lo terremo distratto con varie forme di divertimenti: ludi ginnici, passatempi, passioni di vario genere, osterie e via discorrendo.
Fra poco principieremo a mettere degli avvisi nei giornali invitando il popolo a competere in ogni genere di nuove imprese, come ad esempio alle gare artistiche, di sport, ecc.
"

Estratto da Protocollo 13

Sulla creazione del socialismo e sul fatto di essere il popolo eletto da Dio, e gli unici a conoscere la verità (ma attenzione: il loro Dio è Satana, il Serpente della gnosi, nulla a che fare con il Dio Creatore che come vedremo più avanti non "lascerà fare" ancora per molto questi loschi individui):

"Cercheremo di indirizzare l'opinione pubblica verso ogni specie di teoria fantastica che possa sembrare progressiva, o liberale. Fummo noi che, col più completo successo, facemmo girare le teste scervellate dei Gentili, colle nostre teorie di progresso, verso il socialismo. Non si trova fra i Gentili una mente capace di intuire che in ogni occasione, dietro la parola "progresso" è nascosta una deviazione della verità, eccezione fatta dei casi in cui la parola libertà si riferisce alla materia delle scoperte scientifiche. Giacché esiste soltanto una vera dottrina ed in essa non vi è posto per il "progresso". Il progresso, come qualunque altro falso concetto, serve a nascondere la verità, affinché essa non sia palese ad altri che a noi, popolo prediletto da Dio, che Egli ha eletto a custode della verità. Quando saremo al potere, i nostri oratori discuteranno i grandi problemi che hanno agitato l'umanità, allo scopo finale e prefisso di condurre il genere umano sotto il nostro governo benedetto.
Chi vorrà, quindi, sospettare che tutti questi problemi furono sollevati da noi, secondo un piano politico prestabilito che nessun uomo ha compreso in tanti secoli?"

Estratto da Protocollo 13

Sull'instaurazione di un'unica religione mondiale basata sulla conoscenza gnostica/mistica e sull'avversità al vero cristianesimo (nemico numero uno da combattere):

"Quando ci stabiliremo come Signori della Terra, non ammetteremo altra religione che la nostra; cioè una religione che riconosce il Dio solo, a Cui il nostro destino è collegato dall'averci Egli eletto, e da Cui il destino del mondo è determinato. Per questa ragione dobbiamo distruggere tutte le professioni di fede. Se il risultato temporaneo di questa distruzione sarà di produrre degli Atei, ciò si frapporrà al nostro scopo, ma servirà come esempio alle generazioni future, che ascolteranno i nostri insegnamenti sulla religione di Mosè, la quale, con le sue dottrine risolute e ponderate, ci impose come un dovere il mettere tutte le nazioni sotto i nostri piedi. Inoltre insisteremo molto sulle verità mistiche degli insegnamenti Mosaici, sui quali, diremo, è basata tutta la loro forza educativa. [...] I nostri filosofi dimostreranno tutti gli svantaggi delle religioni cristiane, ma nessuno potrà mai giudicare la nostra religione nel suo vero significato, perché nessuno ne avrà mai una completa cognizione fuorché i nostri che non si arrischieranno mai a svelarne i misteri."

Estratto da Protocollo 14

Sul rovesciamento di potere finale e sul bandire la massoneria (in modo da estirpare "apparentemente" il cancro della società:

"Quando, infine, avremo ottenuto il potere per mezzo di numerosi colpi di Stato, che saranno da noi preparati in modo che abbiano luogo simultaneamente in tutti i paesi; e quando i governi di questi saranno stati dichiarati ufficialmente incapaci di reggere la pubblica cosa (potrà trascorrere un periodo di tempo considerevole prima che tutto ciò avvenga: magari un secolo): faremo ogni sforzo per impedire che siano fatte delle congiure contro di noi. Per raggiungere questo intento applicheremo la pena capitale, senza pietà, per coloro che prendessero le armi per impedire lo stabilimento del nostro potere. [...] Sarà passibile della pena capitale la fondazione di qualunque nuova società segreta; scioglieremo, mandandone i membri in esilio nelle parti più remote del mondo, le società segrete tuttora esistenti, che ci sono ben conosciute e che servono ed hanno servito al nostro scopo. L'esilio sarà la sorte di quei frammassoni Gentili che per avventura sapessero più di quello che a noi convenga. E quei massoni che, per una ragione o per un'altra potremo perdonare, li terremo sempre nel continuo timore d'essere esiliati. Decreteremo una legge per condannare tutti i preesistenti membri delle società segrete all'esilio fuori di Europa perché quivi noi avremo il centro del nostro governo. [...] Non dobbiamo preoccuparci delle numerose vittime che saranno sacrificate per ottenere una prosperità futura. Un governo il quale è convinto che la propria esistenza dipende non solo dai privilegi di cui gode, ma anche dall'adempimento del suo dovere, ha l'obbligo di conseguire la prosperità anche a costo di molti sacrifici. La condizione principale della sua stabilità consiste nel rafforzamento del prestigio del suo potere, e questo prestigio si ottiene soltanto per mezzo di una maestosa ed incrollabile potenza, che deve mostrarsi inviolabile, nonché circondata da un potere mistico. Ad esempio, dimostrare che sussiste per mandato divino."

Estratto da Protocollo 15

Sulle logge massoniche:

"Fino a quando non avremo conseguito il potere, cercheremo di fondare e moltiplicare le logge massoniche in tutte le parti del mondo. Alletteremo a farne parte coloro che possono diventare, o sono di già, animati da amore per il pubblico bene. Queste logge saranno la fonte principale ove attingeremo le nostre informazioni; saranno pure i nostri centri di propaganda. Centralizzeremo tutte queste logge sotto una direzione unica, conosciuta a noi soli e costituita dai nostri uomini più sapienti. Queste logge avranno anche i loro rappresentanti, per mascherarne la vera direzione. [...] Quasi tutti gli agenti della polizia internazionale segreta faranno parte delle nostre logge."

Estratto da Protocollo 15

Sulle "esecuzione omicide" mascherate da morti naturali di chiunque vada contro:

"Quanto furono previdenti i nostri sapienti d'un tempo quando ci dissero che, pur di raggiungere uno scopo veramente grandioso, dovevamo ricorrere a qualunque mezzo senza fermarci a contare le vite che si dovessero sacrificare al successo della causa! E noi non abbiamo mai contato le vittime uscite dal seme di quei bruti di Gentili, e pur avendo sacrificato molta gente nostra, abbiamo dato al nostro popolo una posizione tale nel mondo, che esso non si sarebbe mai sognato di raggiungere. Un numero relativamente piccolo di vittime da parte nostra ha salvato la nostra nazione dalla distruzione. Ogni uomo deve inevitabilmente morire. E' preferibile affrettare la morte di coloro che ostacolano la nostra causa, che di quelli che la promuovono. Noi facciamo morire i frammassoni in maniera tale che nessuno, fuorché gli adepti, può averne il minimo sospetto. Neppure le stesse vittime ne sospettano prima del tempo. Muoiono tutti, quando è necessario, di morte apparentemente naturale. E neppure gli iniziati, conoscendo questi fatti, osano protestare!"

Estratto da Protocollo 15

Sul cambiamento in positivo del futuro governo mondiale sionista:

"Quando verrà per noi l'ora di governare apertamente, sarà giunto il momento di dimostrare la bontà del nostro governo. Allora miglioreremo tutte le leggi. Le nostre leggi saranno brevi, chiare, e concise: non avranno bisogno di interpretazioni; sicché tutti potranno conoscerle da cima a fondo, dentro e fuori. La caratteristica predominante di queste leggi sarà l'obbedienza dovuta all'autorità; e questo rispetto all'autorità sarà spinto al massimo grado. Allora cesserà ogni genere di abuso di potere, perché ognuno sarà responsabile di fronte all'unico potere supremo, cioè a quello del sovrano. L'abuso di potere da parte di chiunque, che non sia il sovrano, sarà così severamente punito, che tutti perderanno la voglia di provare la loro forza in tale direzione. [...]
Il nostro sovrano sarà costantemente in contatto col popolo, al quale parlerà dall'alto delle tribune. I suoi discorsi saranno immediatamente messi in circolazione in tutto il mondo.
"

Estratto da Protocollo 15

Sul monopolio nell'educazione:

"Allo scopo di distruggere qualunque specie di impresa collettiva che non sia la nostra, annienteremo sul loro nascere le opere collettive; vale a dire, che trasformeremo le università e le riedificheremo secondo i nostri piani.
I rettori delle università, nonché i professori di esse, saranno preparati in modo speciale per mezzo di elaborati e segreti programmi d'azione, nei quali saranno istruiti e dai quali non potranno deviare impunemente. [...] Invece di far studiare i classici e la storia antica, che contengono più esempi cattivi che buoni, faremo studiare i problemi del futuro. Dalla memoria degli uomini cancelleremo il ricordo dei secoli passati, che potrebbe essere sgradevole per noi, ad eccezione di quei fatti che mostrano a colori vivaci gli errori dei governi Gentili."

Estratto da Protocollo 16

Sul ruolo della Chiesa e sulla fine del Papato (curioso che Papa Francesco ha comunicato la "sensazione" che il suo pontificato sarà breve, circa 5 anni. Non sarà mica che egli conosce il piano segreto di distruggere il Vaticano per far spazio all'Anticristo?):

"Abbiamo messo molto impegno nello screditare il clero dei Gentili agli occhi del popolo, e siamo così riusciti a nuocere alla sua missione che avrebbe potuto ostacolare molto il nostro cammino.L'Influenza del clero sul popolo diminuisce di giorno in giorno.Attualmente la libertà di religione prevale ovunque, e l'epoca che il Cristianesimo cadrà in frantumi non è oramai troppo distante. Sarà ancora più facile per noi di distruggere le altre religioni. Ma è prematuro per ora di discutere questo argomento.
Noi ridurremo il clero e le sue dottrine a tener così poco posto nella vita, e renderemo la loro influenza così antipatica alla popolazione, che i loro insegnamenti avranno risultati opposti a quelli che avevano una volta.
Quando sarà arrivata l'ora di annientare la Corte papale, una mano ignota, additando il Vaticano, darà il segnale dell'assalto. Allorquando il popolo, nella sua ira si scaglierà sul Vaticano, noi ci atteggeremo a suoi protettori per evitare lo spargimento di sangue. Con questo atto penetreremo fino al cuore di tale Corte, e nessuno potrà più scacciarcene finché non avremo distrutto la potenza papale. Il Re di Israele diventerà il vero Papa dell'universo: il Patriarca della Chiesa Internazionale.
Ma finché non avremo compiuto la rieducazione della gioventù per mezzo di nuove religioni temporanee, per condurla alla nostra, non attaccheremo apertamente le Chiese esistenti, ma le combatteremo con la critica, la quale ha già suscitato e continuerà a suscitare dissensi fra esse."

Estratto da Protocollo 17

Sulla stampa scandalistica:

"Genericamente parlando, la nostra stampa denuncierà i governi e le istituzioni dei Gentili, sia religiose che d'altro genere, mediante articoli d'ogni specie spogli di qualunque scrupolo, allo scopo di screditarli al massimo grado così come noi soli sappiamo fare."

Estratto da Protocollo 17

Sui complottisti e sull'assassinio dei monarchi ostili ai loro piani:

"Siccome la più gran parte dei cospiratori sono spinti dalla passione che hanno sia per la congiura, sia per le chiacchiere, non li toccheremo fin tanto che non li vedremo sul punto di mettersi ad agire contro di noi, e ci limiteremo ad introdurre fra essi un - per così dire - elemento delatore. Dobbiamo ricordarci che un potere perde di prestigio ogni qual volta scopre una congiura pubblica diretta contro di esso. In simile rivelazione è implicita la presunzione della sua debolezza, nonché, cosa ancora più dannosa, l'ammissione dei suoi errori. Dovete sapere che abbiamo distrutto il prestigio dei Gentili regnanti, mediante numerosi assassini privati, compiuti dai nostri agenti, pecore cieche del nostro gregge, che possono facilmente essere indotte a commettere un delitto purché sia di carattere politico."

Estratto da Protocollo 17

Sulla figura del Presidente (da notare le analogie sempre con movimenti politici come quello di Trump e del Movimento 5 Stelle):

"Il nostro sovrano sarà sempre in mezzo al suo popolo ed avrà l'apparenza di essere circondato da una folla indiscreta di uomini e di donne, che per puro caso, in apparenza, occuperà sempre le file più prossime a lui, tenendo così indietro il resto della gente, soltanto per conservare l'ordine. Questo esempio insegnerà agli altri la padronanza di sé stessi. Nel caso che un supplicante fra il popolo, volendo presentargli una domanda, arrivi a farsi strada attraverso alla folla, coloro che sono nelle prime file prenderanno la sua petizione e la consegneranno al sovrano alla presenza del supplicante stesso, acciocché ognuno sappia che tutte le petizioni giungono al Sovrano e che egli stesso controlla tutti gli affari. Il prestigio del potere deve, per sussistere, occupare una posizione tale che il popolo possa dire: "Se il Re solamente potesse sapere!" oppure: "Quando il Re lo saprà!"[...] Sarà proibito a tutti di lasciarsi coinvolgere in faccende politiche; ma d'altra parte incoraggeremo ogni genere di rapporti e di petizioni sottoponenti all'approvazione del Governo proposte relative a miglioramenti della vita sociale e nazionale. Con questi mezzi conosceremo gli errori del nostro governo e le aspirazioni dei nostri sudditi."

Estratto da Protocollo 18

Sulla detenzione ingiustificata di chiunque sia ideologicamente di vedute opposte:

"Il nostro Governo arresterà tutti gli individui che più o meno giustamente sospetterà di essere delinquenti politici. Non è prudente che, per il timore di giudicare erroneamente qualcuno, si dia l'opportunità di fuggire alle persone sospette di tali delitti verso di esse saremo spietati."

Estratto da Protocollo 18

Sull'abbassamento delle tasse e sull'equità finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale:

"Quando assumeremo il potere, il nostro governo autocratico eviterà, per il suo interesse personale, di imporre al popolo delle tasse pesanti e terrà sempre presente la parte che deve rappresentare; quella cioè, di un padre, di un protettore. [...] Per mezzo di una finzione legale il nostro sovrano sarà proprietario di tutti i possedimenti dello Stato (ciò si mette in pratica colla massima facilità). Egli potrà prelevare quelle somme di denaro che saranno necessarie per regolare la circolazione monetaria del Paese. Quindi il metodo più adatto per soddisfare le spese governative sarà la tassazione progressiva della proprietà. [...] Il potere del nostro sovrano si baserà principalmente sul fatto, che egli sarà garante dell'equilibrio del potere e della pace perpetua del mondo. Quindi, per ottenere questa pace, i capitalisti dovranno rinunciare ad una parte delle loro ricchezze, salvaguardando così l'azione del governo. Le spese dello Stato devono essere pagate da coloro che sono meglio in grado di sostenerle e col denaro che si potrà togliere ad essi. Tale misura farà cessare l'odio delle classi popolari per i ricchi, perché esse vedranno in costoro i necessari sostegni finanziari del governo, riconosceranno in essi, inoltre, i sostenitori della pace e del benessere pubblico. Le classi povere comprenderanno che i ricchi forniscono i mezzi per i benefizi sociali."

Estratto da Protocollo 20

Sulle crisi economiche ed il sistema dei prestiti bancari:

"Tutte le crisi economiche da noi combinate con tanta astuzia nei paesi dei Gentili, sono state determinate ritirando il denaro dalla circolazione. Lo Stato si è trovato nella necessità per i suoi prestiti di fare appello alle grandi fortune che sono congestionate pel fatto che la moneta è stata ritirata dal governo. Questi prestiti hanno imposto dei pesanti carichi sui governi, obbligandoli a pagare interessi, e così sono legati mani e piedi. [...] I prestiti all'estero sono come sanguisughe che non si possono distaccare dal corpo del governo, finché non cascano da sé, o finché il governo non riesce a sbarazzarsene. Ma i governi dei Gentili non desiderano di togliersi di dosso queste sanguisughe; al contrario ne aumentano il numero, ed è perciò che il loro Stato è destinato a morire dissanguato e per colpa loro. Perché, cosa è un prestito all'estero se non un sanguisugo? Un prestito è una emissione di carta governativa che implica l'impegno di pagare un interesse ammontante ad una certa percentuale della somma totale di denaro preso in prestito. Se un prestito è al cinque per cento, in venti anni il governo avrà inutilmente pagato una somma equivalente a quella del prestito per coprirne la percentuale. In 40 anni avrà pagato due volte ed in 60 anni tre volte la somma iniziale, ma il prestito resterà sempre un debito non pagato.
Da questo calcolo è evidente che simili prestiti, dato l'attuale sistema di tassazione, toglieranno fino l'ultimo centesimo al povero contribuente per pagare gl'interessi ai capitalisti stranieri, dai quali lo Stato ha preso in prestito il denaro invece di raccogliere dalla nazione, per mezzo di tasse, la somma necessaria libera di interessi. Fin tanto che i prestiti erano interni, i Gentili non facevano che trasferire il denaro dalle tasche dei poveri in quelle dei ricchi; ma da quando riuscimmo, corrompendo chi di ragione, a far sostituire prestiti all'estero a quelli all'interno, tutte le ricchezze degli Stati affluirono nelle nostre casseforti, e tutti i Gentili principiarono a pagarci ciò che si può chiamare tributo. A causa della loro trascuratezza nella scienza del governo, o a causa della corruzione dei loro ministri, o della loro ignoranza in fatto di finanza, i sovrani Gentili hanno reso i loro paesi debitori delle nostre banche ad un punto tale, che non potranno mai redimere le loro ipoteche. Dovete comprendere quante fatiche e quante pene abbiamo sopportato per riuscire a produrre un simile stato di affari. [...] Siamo riusciti a presentare ai Gentili il problema dei prestiti sotto una buona luce così favorevole, che essi hanno persino creduto di ricavarne profitto."

Estratto da Protocollo 20

Sulla fine programmata dell'attuale sistema economico basato sulla borsa e sulla speculazione:

"Quando il nostro sovrano sarà sul suo trono mondiale, tutte queste scaltre operazioni finanziarie svaniranno. Distruggeremo il mercato dei valori pubblici, perché non permetteremo che il nostro prestigio sia scosso dal rialzo e ribasso dei nostri titoli, il cui valore sarà stabilito per legge alla pari, senza possibilità alcuna di qualsiasi variazione di prezzo. Il rialzo origina il ribasso, ed è per mezzo dei rialzi che abbiamo cominciato a discreditare i titoli pubblici dei Gentili.
Alle Borse sostituiremo enormi organizzazioni governative, che avranno il dovere di tassare le imprese commerciali in quel modo che il governo crederà opportuno. Queste istituzioni saranno in grado di gettare sul mercato milioni e milioni di azioni commerciali, o di comperarle in un sol giorno. Quindi tutte le imprese commerciali dipenderanno da noi, e vi potete immaginare quale forza sarà la nostra."

Estratto da Protocollo 21

Sull'obbiettivo finale del dominio mondiale con pace e felicità per chiunque si "pieghi" al loro governo, e sulle libertà individuali:

"È possibile che, possedendo così vaste ricchezze, non riusciamo a dimostrare che tutto l'oro da noi ammassato in tanti secoli, non aiuterà la nostra vera causa per il bene, cioè per il ripristinamento dell'ordine sotto il nostro regime? Forse bisognerà ricorrere in certa misura alla violenza; ma tale ordine sarà certamente ristabilito. Dimostreremo di essere i benefattori che hanno restituito la libertà e la pace al mondo torturato. Offriremo al mondo questa possibilità di pace e di libertà, ma certamente ad una condizione sola, e cioè che il mondo aderisca strettamente alle nostre leggi. Inoltre faremo chiaramente comprendere a tutti, che la libertà non consiste nella dissolutezza, né nel diritto di fare ciò che si vuole. Dimostreremo pure che né la posizione, né il potere, dànno ad un uomo il diritto di propugnare principi perniciosi, come ad esempio la libertà di religione, l'uguaglianza, o idee simili. Renderemo inoltre ben chiaro, che la libertà individuale non dà il diritto a chicchessia di eccitarsi o di eccitare altri facendo dei discorsi ridicoli alle masse turbolenti. Insegneremo al mondo che la vera libertà consiste unicamente nell'inviolabilità di persona, di domicilio e di proprietà per chiunque aderisce onestamente a tutte le leggi della vita sociale. Insegneremo che la posizione di un uomo sarà in relazione al concetto che egli ha dei diritti altrui, e che la sua dignità personale deve vietargli fantasticherie circa sé stesso. [...] La nostra potenza sarà l'organizzatrice dell'ordine in cui consiste la felicità dei popoli. Il prestigio di questa potenza sarà tale, che avrà l'adorazione mistica, nonché la soggezione di tutte le nazioni. Una potenza vera non si piega ad alcun diritto, neanche a quello di Dio. Nessuno oserà avvicinarsi ad essa allo scopo di toglierle sia pure un briciolo della sua forza."

Estratto da Protocollo 22

Sulla predestinazione divina (luciferina) dei sionisti:

"Il nostro Sovrano sarà prescelto da Dio e consacrato dall'alto allo scopo di distruggere tutte le idee influenzate dall'istinto e non dalla ragione, da principî brutali e non dall'umanità. Al momento attuale questi concetti prevalgono con grande successo, e le conseguenze sono i furti e la violenza compiuti sotto lo stendardo del diritto e della libertà.
Queste idee hanno distrutto tutte le organizzazioni sociali, conducendo così al regno del Re di Israele. Ma la loro azione nefasta sarà finita appena il regno del nostro Sovrano comincerà. Allora le spazzeremo via tutte, perché sulla strada del nostro Sovrano non possa esservi del fango
Allora potremo dire alla nazione: "Pregate Iddio e prosternatevi a Colui che porta il segno della predestinazione del mondo, di Cui Iddio in persona ha guidato la stella affinché nessuno fuorché Lui potesse liberare l'umanità da ogni peccato."

Estratto da Protocollo 23

Sulla figura del Sovrano Mondiale (Anticristo) e conclusione con firma massonica:

"Il Re di Israele non deve essere sotto l'influenza delle sue passioni e specialmente di quelle dei sensi. Egli non deve permettere agli istinti animali di avere il sopravvento sullo spirito. La sensualità, più di qualunque altra passione, distrugge sicuramente tutte le forze mentali e di preveggenza; essa distrae il pensiero degli uomini verso il lato peggiore della natura umana.
Il Sostegno dell'Universo nella persona del Regnante Mondiale, germogliato dal Seme Santo di Davide, deve rinunciare a tutte le passioni personali per il bene del suo popolo. Il nostro Sovrano deve essere irreprensibile.
Firmato dai rappresentanti di Sion del 33° grado."

Estratto da Protocollo 24

Leggiamo ora come conclude il Nilus:

"Secondo gli archivi del Sionismo ebraico segreto, Salomone ed altri dotti Ebrei, già sin dal 929 avanti Cristo studiarono in teoria un progetto per la conquista pacifica dell'intero universo da parte di Sionne. Mentre la storia si svolgeva, questo progetto fu studiato in tutti i suoi particolari e completato da uomini che erano successivamente iniziati a questo problema. Questi sapienti decisero di conquistare il mondo per Sionne adoperando mezzi pacifici, e cioè coll'astuzia del serpente simbolico, la cui testa doveva rappresentare gli iniziati ai piani dell'Amministrazione Giudaica, ed il corpo il popolo ebraico. L'amministrazione fu sempre tenuta segreta, persino alla stessa nazione ebraica.
Questo serpente, penetrando a mano a mano nel cuore delle nazioni che incontrava, scalzò e divorò tutto il potere non Ebraico di questi Stati. È predetto che il serpente deve continuare il suo lavoro seguendo strettamente il piano prestabilito, fino a che il cammino che deve percorrere non sia chiuso col ritorno del suo capo a Sionne, finché, con questo mezzo, il serpente non abbia completato il suo anello intorno all'Europa, e - dopo aver incatenato l'Europa - non abbia accerchiato il mondo intero. Questo compito deve condurre a termine sforzandosi di soggiogare gli altri paesi con la conquista economica. Il ritorno della testa del serpente a Sionne può aver luogo solennemente quando il potere di tutti i Sovrani dell'Europa sia stato abbattuto; vale a dire quando, per mezzo di crisi economiche e di distruzioni in massa, effettuate ovunque, sarà avvenuta la demoralizzazione spirituale e la corruzione morale. [...]
Su questa carta Costantinopoli è segnata come l'ultima tappa del corso del serpente, prima che esso raggiunga Gerusalemme [Notate che questa carta fu disegnata molti anni prima della Rivoluzione in Turchia. (Nota del T. inglese)].
Il serpente deve percorrere ancora un breve cammino per completare il suo corso, unendo la sua testa alla sua coda.
[...] L'antisemitismo, che si manifestò con la persecuzione degli Ebrei di basso ceto, ne aiutò i capi a controllarli e tenerli in suggezione."

Epilogo di Sergej Nilus

"Fra poco saranno quattro anni che i "Protocolli degli Anziani di Sion" sono in mio possesso. Dio solo sa quanto sono stati numerosi gli sforzi che ho fatto per portarli alla luce, ed anche per mettere in guardia coloro che sono al potere rivelando loro le cause della tempesta che si addensa sulla Russia apatica, la quale, disgraziatamente, sembra che abbia perso la conoscenza di ciò che le sta succedendo intorno.
Solamente ora, e temo che sia troppo tardi, sono riuscito a pubblicare il mio lavoro, nella speranza che potrò mettere sull'avviso coloro che ancora hanno orecchi per sentire ed occhi per vedere.
Non vi può essere alcun dubbio. Con tutta la potenza ed il terrore di Satana, il regno del Re trionfatore di Israel si avvicina al nostro mondo non rigenerato; il Re nato dal sangue di Sionne, l'Anticristo, si avvicina al trono della potenza universale.

Gli eventi nel mondo precipitano con vertiginosa velocità, i dissensi, le guerre, i rumori, le carestie, l'epidemie, gli sconquassi, tutto ciò che fino a ieri era impossibile, oggi è compiuto. I giorni volano, per così dire, a vantaggio del popolo prescelto. Non ho il tempo di esaminare minuziosamente la storia dell'umanità dal punto di vista dei "misteri di iniquità" che sono già stati messi a nudo, per dimostrare storicamente l'influenza nefasta che gli "Anziani di Israele" hanno avuto sulle disgrazie dell'umanità; mi manca anche il tempo di predire il prossimo destino del genere umano e di svelare l'atto finale della tragedia mondiale. La luce di Cristo solamente, possono penetrare negli abissi Satanici e svelarne tutta l'estensione malvagia."

Esortazione finale di Sergej Nilus

Dopo questo lungo approfondimento sui Protocolli, leggiamo questo estratto da Wikipedia:

"Gli autori dell'opera "Holy Blood, Holy Grail" Michael Baigent, Richard Leigh, e Henry Lincoln sostennero che gli scopi ultimi del Priorato di Sion sono:

  • la fondazione di un "Sacro Impero Europeo" che sarebbe diventato la prossima superpotenza e avrebbe introdotto un Nuovo ordine mondiale di pace e prosperità; la sostituzione della Chiesa Cattolica Romana con una religione di Stato ecumenica e messianica, per mezzo della rivelazione del Santo Graal e di un "testamento di Giuda" che avrebbe provato la visione ebionita e le rivendicazioni dei Desposyni; la generazione e installazione del re consacrato di una Grande Israele.

Accettando queste ipotesi come fatti, alcuni escatologi cristiani marginali videro il Priorato di Sion come il compimento delle profezie che si trovano nell'Apocalisse e come un ulteriore prova di una cospirazione anticristiana di proporzioni epiche.

Comunque, poiché gli storici moderni non accettano "Holy Blood, Holy Grail" come un serio contributo agli studi storici, tutte queste pretese sono considerate parte di teoria della cospirazione. Gli autori francesi come Franck Marie (1978), Jean-Luc Chaumeil (1979, 1984, 1992) e Pierre Jarnac (1985, 1988) non hanno mai preso sul serio il Priorato di Sion, al contrario di Baigent, Lincoln e Leigh. Essi conclusero rapidamente che si trattava di una bufala, delineando i motivi del loro verdetto, e fornendo prove dettagliate che gli autori di Holy Blood non avevano riportato per esteso. Implicano inoltre che queste prove sono state ignorate da Baigent, Lincoln e Leigh allo scopo di sostenere la versione mitica della storia del Priorato."

Tratto da it.wikipedia.org/wiki/Priorato_di_Sion

Come vedete la verità è celatamente riportata anche su Wikipedia, solo che se ne nega l'autenticità ed il tutto viene classificato come una bufala, nonostante il riscontro effettivo e tangibile di quanto riportato nei Protocolli. Sicuramente continuando la lettura, troverete interessante come molti elementi cospirativi attuali si colleghino ai Protocolli. Un grande lavoro "occulto" è stato svolto anche da Dan Brown, il quale dapprima nel libro "Il segreto perduto" elogia sfacciatamente la massoneria, dopodiché nei successivi bestseller "Il Codice da Vinci" ed "Inferno" si propone di capovolgere la versione dei Vangeli canonici, sostenendo quelli apocrifi/gnostici che di vero non hanno nulla, perché anch'essi sono parte della mastodontica opera di disinformazione e lotta al vero cristianesimo per mano della cospirazione giudaico-massonica.

" tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Chi odia me, odia anche il Padre mio".

Giovanni 15:22

E mentre si accerta un'ignoranza stucchevole in materia di scritture e di Vangeli, si sente più spesso ripetere tra le labbra di profani una frase estrapolata dal Salmo 81 "Voi siete dei" , peccato che i propugnatori di questa mistificazione non proseguano oltre "Voi siete dei, ma morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti". Siamo caduti col peccato, il diavolo ci ha fatto precipitare, altro che "Gnosi", è solo grazie al sacrificio redentore di Cristo, che abbiamo la possibilità di elevarci alla luce:

"A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare Figli di Dio."

Giovanni 1:12

Ricordatevi inoltre che per quanto sconvolgente e deprimente possa essere lo scenario mondiale, la verità rende liberi. Vi invito quindi a non demoralizzarvi perché quanto esposto serve unicamente a "deprogrammarvi" dall'indottrinamento ricevuto, ad aprirvi gli occhi e mostrarvi la via d'uscita, la soluzione a tutti i problemi è alla portata di tutti, dovete solo aprire il vostro cuore e fare lo sforzo di non rigettare la possibilità di una cospirazione che vada oltre agli interessi monetari, ma che implichi anche uno scenario "divino", perché come vedremo più avanti, profeticamente parlando, i Protocolli dei Savi di Sion sono incredibilmente in linea con le ideologie cabalistiche-gnostiche che spingono per l'instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale, nonché trovano corrispondenza con le profezie bibliche dell'Apocalisse.

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